I MILLENIALS: il nuovo (o già vecchio) target di consumatori

Avete mai sentito la definizione millennials o generazione Y?

Il termine fu teorizzato dagli storici Williams Strauss e Neil Howe alla fine degli anni ’80.

Con questa denominazione volevano indicare quel target di utenti nati tra il 1980 e il 2000 (l’attuale fascia di età che va dai 15 ai 35 anni).

Dopo la scoperta del fuoco e della ruota nella specie umana non vi era ancora stata una scoperta così determinante. Con la nascita del web si è andata a determinare anche una nuova generazione che risulta avere una capacità spontanea nell’uso della tecnologia e della comunicazione digitale.

In Italia la presenza dei Millennials è un dato molto importante: si parla di 11,2 milioni di persone sempre connesse e rappresentano il 55% degli utenti online in Italia tra le 12:00 e le 21:00.

L’uso di internet da parte di questa generazione si concentra sulla fruizione di numerosi servizi: la risoluzione di esigenze quotidiane, la passione per l’intrattenimento e la volontà di tenersi informati costantemente (invio email, uso motori di ricerca, portali editoriali, social network, visione di video, ricerca di informazioni per la propria educazione e cultura, per il lavoro, ricerca giochi online e ascolto musica). Usano molto la versione mobile del web: il 76% del tempo viene passato su internet.

Dallo studio di questo target di utenti e nuovi consumatori si è rilevato che i millennials dimostrano fedeltà ai brands. Le alternative sul mercato sono tante ed il consumatore per decidere si affida spesso ai comportamenti degli altri per scegliere un prodotto o un servizio rispetto ad un altro. Entra in gioco il meccanismo psicologico della social proof. Esempio emblematico è l’interazione che si crea sulle conversazioni dei social network e con le recensioni ai prodotti e nei blog settoriali.

Per tanto è importante che un’azienda, per poter raggiungere questa categoria di nuovi consumatori, si avvicini utilizzando tutti gli strumenti del web che ha a disposizione (social networks, blog, app, promozioni, siti mobile friendly, video accattivanti, ecc.) e soprattutto che proponga il suo prodotto con una chiave nuova che renda partecipe e non passivo l’utente.

La generazione Y sembra infatti prediligere quei prodotti o servizi che dimostrano di avere una identità valoriale, e i cui spot pubblicitari siano autentici. I contenuti delle pubblicità devono essere coinvolgenti, creare content marketing. Non basta più proporre un prodotto come migliore rispetto ad un altro o semplicemente più accattivante. Deve dimostrare di essere differente per contenuti e sostanza poiché i millennials sono naturalmente più diffidenti verso le multinazionali e più sensibili verso aziende che non solo dimostrano di essere affidabili ma che vengono consigliate sia con il classico passaparola sia tramite i commenti e le recensioni del web.

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